Post

DAL PENSIERO LINEARE A QUELLO "IPERTESTUALE"

Immagine
L'influenza degli ambienti multitasking sull'apprendimento Le nuove tecnologie hanno un impatto enorme sul modo di pensare, di riflettere e di apprendere, e quanto prima avviene il contatto con le nuove tecnologie, tanto più e profondo l'impatto. Le espressioni, cognate da Mark Prensky nel 2001, suddividono la società di oggi in " nativi digitali " e " immigrati digitali ". I primi nascerebbero con la diffusione di massa dei PC a interfaccia grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1993. Esso crescerebbe in una società multischermo e considererebbe le tecnologie come un elemento naturale non provando alcun disagio nel manipolarle e interagire con esse. I secondi si applicherebbe ad una persona che è cresciuta prima delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo. Una terza figura sarebbe invece quella del " tardivo digitale ", una persona cresciuta senza tecnologia e che la guarda tutt'oggi con diffide

L'EDUCAZIONE NEL MONDO CLASSICO

Immagine
Dell'educazione della Grecia arcaica si conosce relativamente poco. L'ideale etico è quello dell' aretè , cioè la virtù non solo nel senso di virtù morale ma anche nel senso di capacità o abilità. I poemi omerici Iliade e Odissea, che riportano materiali di quell'epoca, esaltano rispettivamente la virtù guerriera e la virtù intellettuale.                                                         Iliade → aretè militare                              POEMI → educazione ↗                                                    all' aretè     ↘                                                                     Odissea → aretè intellettuale L'ideale di educazione che riguarda la persona nel suo insieme non si limita alla trasmissione di nozioni. Vengono valorizzate discipline come la filosofia e la letteratura. Tra il VII e il VI secolo nasce la filosofia a il pensiero scientifico e razionale. Si assiste al passaggio di una spiegazione della realtà basa

LA MOTIVAZIONE

L'apprendimento è molto condizionato dalla motivazione, essa può essere intrinseca o estrinseca. LA MOTIVAZIONE INTRINSECA La motivazione intrinseca è costituita dalla curiosità , come una sorta di "motivazione cognitiva". Oppure è spinta dal piacere che si prova a fare qualcosa. Nella pedagogia si parla di motivazione intrinseca quando, l'alunno impegnandosi nello studio trova gratificazione in se stesso. In questo modo lo studente accresce la padronanza in se stesso e sviluppo maggiore autostima. Harry Harlow nel 1949 ha condotto un esperimento con delle scimmie. Dimostrando che le scimmie premiate con del cibo, ottenevano risultati inferiori rispetto alle scimmie che componevano i puzzle per puro piacere. L'esperimento dimostra che il "rinforzo" uccide la dimostrazione intrinseca. PREMIO  →  minore motivazione                                                        rinforzo LA MOTIVAZIONE ESTRINSECA A seconda del tipo di motivazio

STELLA

Immagine
Stella è una ragazzina di 11 anni, che vive sopra ad un bar gestito dai genitori, nella periferia di Parigi. È abituata a frequentare il bar e i suoi clienti, ambiente che di certo non incita lo studio. A casa la situazione non è delle migliori, i genitori lavorano tutto il giorno e la notte al bar. Non si interessano all'educazione della figlia e di ciò che le accade, viene infatti violentata da un cliente abituale del bar.  Per motivi burocratici si trova a dover frequentare una delle più prestigiose scuole di Parigi. Inizialmente si trova in grave difficoltà ad rapportarsi con gli allievi e con gli insegnati, il suo pensiero era: "io non guardo loro, loro non guardano me". Nel corso dell'anno fa amicizia con una sua compagna di classe Gladis, prima della classe. Lei le insegna ad amare la lettura e la danza. Stella capisce che capitare in quella scuola sia stato un privilegio, un'opportunità molto importante e che sarebbe stato stupido non prenderla al vo

E-LEARNING E DIGITAL DIVIDE

Immagine
L' e-learning è una piattaforma, cioè un'aula virtuale che permette di superare le distanze geografiche e di lavorare in tempi differenti. Gli utenti possono inoltre accedervi da ogni parte del mondo. In questo modo alunni e professori possono interagire tra loro scaricando o caricando intere lezioni o esercizi. In alcuni casi, di successo, sono nate vere e proprie open-universities, dove ci si può iscrivere da ogni parte del modo. Il suo sviluppo non è solo dovuto ai costi economici; che quasi svaniscono, ma anche agli spazi fisici, che vengono gestiti in modo completamente diverso. Tuttavia sono sorti dei dubbi riguardanti a questo tipo di educazione, in quando avviene praticamente senza contatto umano, e la motivazione all'apprendimento è quasi nulla. I sostenitori della piattaforma, mettono in evidenza il fatto che anche coloro che non posso permettersi l'università, possono accedervi con la solo connessione. La diffusione sempre più veloce della tecnologia ha fini

NON GIUDICARE

Immagine
Carl Rogers nel testo riporta i suoi pensieri riguardanti il non giudicare; lui distingue l'accettazione non giudicante  dall'approvazione. Accettare significa accogliere pur non essendo d'accordo, mentre nel didattismo, si tende ad identificare le persone e  suoi comportamenti. Questo sistema educativo ha dei rischi: una persona continuamente giudicata finirà per separare lo sviluppo dell'immagine di se dalle sue abilità e capacità. Chi viene educato secondo questo "schema" tenderà a comportarsi secondo le aspettative altrui, ad avere un bassa autostima e ad allontanarsi dal gruppo. Lo schema può però ribaltarsi; basta considerare una persona degna di valore e non legare a questo comportamenti e abilità. L'accettazione incondizionata da parte degli altri è una buona base per lo sviluppo della propria autostima.

IL DIALOGO EDUCATIVO

Il dialogo educativo avviene per statu e ruolo. Status è il posto che una persona occupa nella società, mentre il ruolo è il comportamento che essa deve tenere. È immediato pensare a come status l'insegnate e l'alluno → superiore e inferiore, ma nella psicologia moderna si pome maggiore attenzione al ruolo. In questo modo l'insegnate diventa una giuda, che indica una direzione o un facilitatore.